lunedì 29 agosto 2011

...E Se i Calciatori Avessero Ragione????

Ne parlano tutti, si incazzano tutti e sembra essere il più grande problema che affligga il mondo in questo periodo quindi dopo svariati tentativi di evitare l’argomento purtroppo ci sono cascato anche io.
Ovviamente parlo dello “sciopero” dei calciatori che ha fatto slittare l’inizio del campionato si calcio di serie A, mettiamo in chiaro che la questione è piuttosto complessa ma meno complessa di quello che sembra e, dopo qualche piccola ricerca, forse i cattivi sono diventati i buoni e viceversa.

I nodi principali sembrano essere due: il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori e questa fantomatica tassa di solidarietà; la cosa strana è che i calciatori dicono che hanno scioperato per il mancato mantenimento della parola data sul contratto collettivo mentre i presidenti accusano che sia per la tassa.

Partiamo dai calciatori: il contratto collettivo dei calciatori è scaduto nel 2010 e non è più stato siglato nonostante la promessa di presentarlo prima dell’inizio del campionato 2011; inoltre c’è da dire che l’ex presidente dell AIC Campana e i presidenti avevano già trovato un accordo verbale su tutto.
Sei mesi fa Damiano Tommasi subentra alla presidenza dell’AIC e la lega calcio e il presidente Beretta fanno una brusca marcia indietro sul contratto arenando le trattative pur avendo un accordo formale. I calciatori quindi oltre che a minacciare lo "sciopero" sono passati ai fatti.

Ora tocca ai presidenti: “non vogliono pagare la tassa di solidarietà e farla pagare alle società” questa è la frase che è circolata in questa settimane e quella che è passata come la motivazione dello “sciopero”. Se ci fermiamo un attimo capiamo che in questo ragionamento non funziona a pieno: il contributo di solidarietà è una tassa sul reddito è una sorta di super addizionale IRPEF quindi chi la paga è sempre il lavoratore dipendente.
L’unico modo per sviare questa cosa è far firmare un contratto al netto e non al lordo ma in Italia questo accade veramente poco e comunque in questo caso è un accordo tra lavoratore e datore di lavoro.

Aggiungo che i due discorsi non sono per nulla legati il contributo di solidarietà non c’entra assolutamente nulla con il contratto collettivo quindi qui c’è qualcuno che ci sguazza! E, secondo me ad un presidente questa settimana in più non ha fatto poi così schifo tra preparazione e completamenti della rosa il tempo stringeva.
La cosa è confermata dal presidente del Cagliari Cellino (uno dei 2 presidenti che sta dalla parte dei calciatori): che dice che l’impegno profuso della lega per fermare questo “sciopero” non è stato il massimo. Tanto che alla votazione del 24 agosto i presidenti presenti erano ben pochi e le società sono state rappresentate da avvocati o altri che ben poco sapevano della situazione.

La cosa strana che è passato il fatto dei calciatori ricchi e piagnucoloni, questo lo sono sempre, ma in questo caso forse un po’ di ragione la hanno, chi c’è andato dimezzo ovviamente ancora una volta sono i tifosi che se la sono presa con l’AIC. soprattutto quelli che hanno magaripreso biglietti e prenotato le trasferte.
I giocatori hanno commesso enormi sbagli: prima di tutto chiamare questa cosa Sciopero dato che non lo è perché non perdono una lira dello stipendio e la “giornata lavorativa” è solo rinviata e non cancellata. La seconda cosa non giocare le partite di campionato e giovare però delle amichevoli (per di più con biglietto a pagamento come Inter - Chievo).
E forse fare un passo indietro sarebbe stato meglio perché così la figura di M… l’hanno fatta loro pur avendo buona parte della ragione.

Segnatevi questa data perché credo che non accadrà mai più che io dia ragione ad un calciatore e, a dire il vero, mi sento un po’ strano… vi lascio e vado a dare fuoco ai miei vestiti!

domenica 28 agosto 2011

Gorbačëv e Putin: Nostalgici ma a modo loro

Torno a capofitto sul tema già aperto ieri in un altro post e continuo con altre riflessioni mie personali partendo da alcune dichiarazioni di Gorbačëv rilasciate nei giorni scorsi in occasione del ventennale del tentato golpe del 19 agosto 1991 e prendendo “liberamente spunto” da un articolo uscito su “la stampa” proprio il 19.


Andiamo con ordine e ricordo che si sta parlando della caduta dell’Unione Sovietica e di cosa ci possa essere dietro in realtà, partiamo dal fatto che ad oggi Gorbačëv in Russia è visto come il responsabile della fine di un impero.
Già perché più della metà dei russi di oggi rimpiange l’unione sovietica e non sto parlando di un ritorno al comunismo ma di un paese rispettato e forte con enormi difetti ma che qualcosa garantiva… insomma si stava meglio quando si stava peggio.

Tra le di dichiarazioni di Gorbačëv negli scorsi giorni c’è quella che ha fatto più scalpore cioè che la cosa che più rimpiange è proprio l’URSS specificando che non rimpiange il totalitarismo sovietico ma rimpiange l’unione sovietica come entità politica e geografica.
Delle parole che fanno scopa con quello che dichiaro Putin 6 anni fa dicendo che la caduta dell’URSS è stato il più grande disastro geopolitico del secolo scorso; beh a dire il vero non fa proprio scopa rimpiangono la stessa cosa per due motivi diametralmente opposti.


Gorbačëv rimpiange una sorta di stabilità che andava migliorata e democratizzata Putin rimpiange probabilmente la forma di fedeltà del popolo al capo dello stato, rimpiange la potenza dello stato e del leader stesso.
La popolarità Putiniana nella Russia attuale è figlia proprio di questo atteggiamento la volontà di riscatto e far forza su quei tasti tanto cari alla popolazione e non parlo di qualunquismi contro immigrati come succede qui da noi.

Putin sa bene che la popolazione rivorrebbe quegl’anni, Putin sa bene che ha nel curriculum un punto enorme a suo favore: 16 anni nel KGB cosa che qui farebbe rabbrividire ma nel vecchio impero sovietico è sintomo di polso, potenza e leadership.

Se non vi fosse ancora chiara la questione Putin, se non lui qualcuno della sua squadra di governo, fece modificare e cambiare alcuni testi scolastici in particolare “Storia della Russia 1947-2005” dove al suo interno si definisce Eltsin come un incapace e l’epoca staliniana come “niente male”.

Eccovi spiegati perché due persone che rimpiangono la stessa cosa siano viste in modo così differente: uno, nell’ottica russa, ha fatto cadere l’URSS l’altro e un uomo duro epuro che vuole tornare ai fasti di un tempo.

Ah… dimenticavo la questione Putin/Democrazia beh copiando quello che dice Franchetti su la stampa: la grande differenza tra prima del 1991 e l’era di Putin è che se uno vuole andarsene può passare la frontiera.

sabato 27 agosto 2011

Caduta URSS: un'altra verità?

Aspettavo un’occasione per scrivere di una mia passione, una passione nata sui banchi universitari, ebbene si anche all’interno della pubblica istruzione italiana del terzo millennio posso nascere delle passioni.

Per usare una forma poetica o romantica si potrebbe dire che queste passioni ormai sono dei fiori nel deserto e la maggior parte delle volte l’interesse nasce grazie al professore, io ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrarne uno che nel suo lavoro ci mette tutto e lascua trasparire la voglia di insegnare e interagire con gli studenti. Ed è grazie a questi atteggiamenti che uno studente, ormai costretto a vivere in un ambiente asettico, trova quella spinta e si sente davvero cresciuto culturalmente.

Ora lascio i ringraziamenti più sentiti a quel docente (parola estremamente riduttiva) per dirvi di quale passione si tratta: la Russia, ogni cosa storica e culturale di quella parte del mondo cattura il mio interesse ormai da anni e qualche giorno fa mi sono imbattuto in un articolo di PeaceReporter che mi sento di condividere con voi.

andiamo al nodo della questione: si parla del tentato colpo di stato del 1991 quello che, dalle fonti ufficiali, è stato attribuito ai sovietici duri e puri che non vedevano di buon occhio Michail Gorbačëv e la sua Perestroika.
Quello che si è scoperto da alcuni studi fatti è che quel tentativo di Golpe sia stata in realtà una messa in scena per affossare definitivamente l’URSS, questo golpe fasullo sarebbe stato messo in scena dal governo statunitense in collaborazione con l'alta finanza e i burocrati sovietici.

Le motivazioni non sraebbero state solo politiche e la vittoria della guerra fredda ma anche economiche e soprattutto energetiche: accaparrarsi una parte di Gazprom voleva dire arricchirsi e prendere un potere enorme in pochissimo tempo. E quello che successe successivamente lo racconta la storia con quei pochi burocrati che sono riusciti a mettere mano sull’impero energetico sovietico: basti pensare a Roman Abramovich che divenne famoso ai più per l’acquisto del Chelsea e per la sua ostentazione di ricchezze.

Credo che l’articolo spieghi meglio di me quello che potrebbe essere accaduto, dico solo che considero Peace Reporter una fonte di informazioni più che solida e veritiera e magari un pensierino su quale sia tutta la verità lo farei.

Qual è per me la verità? Non saprei: quando ci sono in mezzo i servizi segreti penso sempre al peggio e in questo caso si parla di CIA e KGB mica pizza e fichi; diciamo anche che il lavoro di Gorbačëv dava fastidio a molti.
Infastidiva i puristi sovietici per la democratizzazione, i burocrati impauriti di poter perdere un'occasione d'oro e forse anche gli Stati Uniti perchè diciamolo: Gorbačëv a noi "europei occidentali" stava simpatico e piaceva.

Insomma chiudo con una massima di un famoso vecchietto italiano che di servizi segreti se ne intende: "a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca".

Lascio deilink a riguardo:


lunedì 22 agosto 2011

Zara: Low Cost... No One Dignity parte 2

Scrivo un piccolo post per ringraziare una persona a me parecchio cara che ha deciso di linkare un mio post sul suo Blog parecchio più frequentato del mio.
Al di la della questione di collaborazione tra blog è una cosa piuttosto interessante.
Il post in questione è quello su Zara e la denuncia di sfruttamento che è stato linkato da M.O.M.A style un blog che si occupa di moda e life style ed è proprio questo il punto interessante: capire cosa ne pensano le “modaiole” (termine tutt’altro che dispregiativo) su questo tipo di argomento etico.
Sperando di riuscire a raccogliere degli spunti interessanti vorrei consigliare un libro sull’argomento per chiunque volesse documentarsi.
Più che consigliarvi sarebbe meglio di segnalarvi dato che neanche io l’ho mai letto interamente limitandomi a dei brani; detto questo mi sono ripromesso di leggerlo a breve.
  
"Guida al vestire Etico" editore: EMI
lo potete trovare in genere nelle botteghe di "altromercato".
Chiudo rincarando un po la dose: la Inditex, casa spagnola proprietaria di Zara, è padrona anche di Berschka e Paul and Bear quindi se si fa 2+2...

domenica 21 agosto 2011

Eia, Eia, Alalà

Rieccomi… anzi rieccoLI, tornano sempre e tornano sempre più organizzati nonostante la nostra costituzione proibisca la formazione e l’uso dei simboli della feccia di cui fanno parte.
Parlo di Fascisti o come si preferiscono chiamare ora “neo- nazionalisti”, cosa forse ancora peggiore.

Era dal 2009 che Saya fondatore e leader del PNI (partito nazionalista italiano) non si faceva sentire dopo numerose polemiche dovute alla creazione di alcune forze di polizia parallele e all’ideazione delle Ronde Nere.
Ora Saya torna alla carica cercando nuovi adepti e per il reclutamento basta inviare via mail un modulo che si trova sul sito del PNI, sullo stesso sito c’è la possibilità di comprare la divisa delle forze nazionaliste e soprattutto il programma per la liberazione d’Italia.

Programma che contiene 25 punti tra cui l’uscita immediata dall’unione europea, l’espulsione di tutti gli immigrati arrivati in italia dal 1978 in poi, la statalizzazione di tutte le imprese (cosa che non hanno inventato proprio loro).
Il programma pensa proprio a tutto: per usurai e politicanti ci sarà la pena di morte, per quanto riguarda la stampa torna la censura preventiva, tutte le redazioni devono essere completamente italiane e i giornali esteri potranno vendere in Italia solo dopo l’OK dello stato e solo se stampati in italiano.

Ovviamente non finisce qui Saya dice saranno le milizie ad occuparsi di Omosessuali e comunisti rei di permettere e volere l’immigrazione di rom e mussulmani e di voler affidare ai “pervertiti omosessuali dei bambini”.

Il 24 e il 25 settembre a Genova ci sarà (se avranno il permesso) la prima adunata di queste legioni con i tesseramenti, Saya inoltre avrebbe chiesto a Scillipoti (nome noto negli ultimi tempi) di entrare a far parte del PNI il quale ha già proposto il loro ingresso in parlamento!

Non mi piace riempire di insulti gratuiti delle persone sul mio blog anche se, come disse O Zulu dei 99 posse, gli insulti non sono mai gratuiti se sono rivolti a fascisti ma credo che sia giunto veramente il momento di preoccuparsi.
Non si può più guardare questi individui come dei pazzi lontani e calcolando che la legge Scelba è la norma principale più violata insieme all’articolo 11 della costituzione la cosa mi lascia ancor meno tranquillo.
Vi lascio con il testo della legge Scelba e il video di promozione della sezione abruzzese del PNI.
guardate e giudicate da soli!



 Voglio solo ricordare a certi elementi che Piazzale Loreto è ancora li!

venerdì 19 agosto 2011

ZARA: Low Cost... No One Dignity

Prima fu scoperta Nike, poco prima dei mondiali di calcio del 1998 fini sotto accusa Adidas e via via tutte le maggiori case produttrici di moda sono state additate di sfruttamento per le condizioni di lavoro in cui costringevano i “dipendenti” nei paesi in via di sviluppo.
Questo accadeva alla fine negli anni novanta ma con il nuovo secolo le cose sono cambiate: le accuse sono pian piano scemate per semplice motivo che è aumentata la furbizia. Per sviare il tutto basta affidare la produzione a società terze poi ci pensano loro a sfruttare gente (spesso bambini) per produrre a basso prezzo.

Ma non sempre questi trucchetti funzionano ed è il caso della linea spagnola Zara: a San Paolo in Brasile è stato scoperto un laboratorio clandestino dove 16 persone lavoravano in condizioni di schiavitù utilizzando macchine senza sicurezza.
Tra i  sedici c'erano diversi quattordicenni impegnati per più di 12 ore al giorno senza pausa domenicale ne ferie con uno stipendio che non raggiunge i 100 euro mensili (il minimo salariale in brasile è di 247).

Zara si difende scaricando il barile e sostenendo che la produzione in quel laboratorio è affidata alla ditta AHA e che Zara sarebbe stata all’oscuro di tutto dicendo che AHA non ha rispettato i loro codici di condotta!
Intanto però sono stati trovati altri 50 laboratori in tutto il Brasile(tutti che producono per l'azienda spagnola) per un totale di circa 7000 persone, per lo più peruviani e boliviani, costrette a lavorare in quelle condizioni.


Il marchio Zara fa a capo alla’azienda Inditex ed è stata fondata nel 1975 ora possiede più di 1700 punti vendita in 78 paesi del mondo e nel solo 2010 ha fatturato circa 8 miliardi di euro... buona parte dei risparmi abbiamo capito da dove derivano!

Luis Alexandre de Faria, funzionario del ministero brasiliano, del lavoro ha dichiarato che l’unico responsabile di questi soprusi è Zara e che oltre al numero di ore e ad essere sottopagati i “dipendenti” erano senza contratto, costretti a lavorare in ambienti senza luce del sole, senza circolazione d’aria e con diversi fili elettrici scoperti!

Lascio perdere l’indignazione per tutto questo che serve solo a far parlare qualche falso moralista, da anni cerco di boicottare aziende che agiscono in questo modo ma è praticamente impossibile.

Mi concedo una battuta dicendo che questa è la cosa più terribile che Zara ha fatto dopo aver scomodato uno dei migliori artisti del secolo scorso (Keith Haring) e aver stampato delle sue opere su delle dozzinali magliette!

Torno serio per chiudere: penso che Zara abbia la “sola colpa” di essere stata scoperta o di aver trovato funzionari poco corruttibili, è difficile immaginare quante altre griffe adottino la medesima “politica di abbattimento dei costi”.
Quello che chiedo di fare è di meditare e meditare davvero almeno tutte le volte che passate davanti ad una vetrina di Zara!

mercoledì 17 agosto 2011

Arrestato un Terrorista Cattolico


Eccoci qui... era da tempo che aspettavo una notizia del genere! Non che mi faccia piacere sentire queste cose ma credo che qualcuno dovrebbe finalmente smetterla di coprirsi dietro ad un dito.
La questione religiosa di tanto intanto torna in auge come in questo periodo: da domani il papa sarà a Madrid per la giornata mondiale per la gioventù; evento istituito da Giovanni Paolo II e uno degli avvenimenti più attesi da tutti i giovani cattolici.

Madrid quindi è invasa da migliaia di Papa Boys provenienti da ogni angolo del pianeta per quella che radio vaticana ha definito “la grande festa della fede”.
A Madrid non si muovono solo i giovani cattolici ma ci saranno anche una serie di altre manifestazioni organizzate da laici per protestare contro questo evento.

Le proteste non sono contro la fede cattolica ne contro il fatto che tutti i giovani cattolici si diano un appuntamento ma riguarda l’istituzione chiesa e la modalità di organizzazione dell’evento.
Il mondo laico infatti punta il dito contro i costi elevati della GMG che superano i 50 milioni di euro. Il fattoiche siano utilizzati per una sorta di ostentazione con altari enormi e un albero in metallo che funge da parasole per il pontefice ha fatto arrabbiare ancora di più gli spagnoli.

La protesta riguarderà il fatto che lo stato spagnolo dovrà contribuire per 25 milioni di euro alla manifestazione e, oltre al lato economico, si mettono sotto accusa diverse posizioni della chiesa cattolica riguardo l’omosessualità e le intrusioni nelle politiche internazionali.

Veniamo ora al vero protagonista di questo post: Josè Perez Bautista un ventiquattrenne messicano studente di chimica e uno dei volontari della Giornata mondiale per la Gioventù. Questo individuo è stato arrestato ieri dalla polizia spagnola perché meditava un attentato contro la manifestazione laica.

Perez Bauitista minacciava già da tempo le associazioni che hanno organizzato la protesta attraverso messaggi su forum di integralisti cattolici ultraconservatori; a quanto pare dalle minacce sarebbe stato pronto ad arrivare ai fatti utilizzando il gas Sarin lo stesso usato nell’attentato nella metropolitana di Tokyo.

Riprendo quello che dicevo all’inizio del post cioè che aspettavo una notizia del genere perché forse bisognerebbe fare tutti un passo indietro e fermarsi per capire che i “cattivi” sono ovunque e non sempre hanno una lunga barba.
Ha ovviamente dubito fortemente che la notizia passi e che qualcuno in Italia (ma forse in occidente in generale) ne parli tantomeno i nostri TG.

Chiudo dicendo che quando si arriva al punto da essere completamente ottenebrati da religioni o credenze varie significa che forse quello che diceva un signore tedesco con una folta barba a metà del XIX secolo non era poi così sbagliato.  

martedì 16 agosto 2011

Renzo Bossi al CEPU

Renzo Bossi al CEPU… no non è l’inizio di una dozzinale barzelletta politica ma è la cruda e agghiacciante realtà.
La notizia è partita qualche giorno fa da Vanity Fair (a mia discolpa dico che ne sono venuto a conoscenza da altro tipo di stampa) in cui si sostiene che il Trota stia frequentando al Cepu un corso di economia.


Fin qui sarebbe una semplice notizia anche se parecchio ridicola ma ovviamente c'è dell'altro: come in Danimarca anche in Padania c’è del marcio infatti il rampollo di casa Bossi starebbe usufruendo di un trattamento di favore.
Trattamento di super favore dato che il buon Renzo non si può mica mischiare con gli altri studenti e quindi le lezioni le fa a domicilio; cosa che il CEPU fa per pochi eletti dato che esistono trattamenti differenziati e, ovviamente, tutto ha un prezzo!

Eccoci al nodo cruciale della questione: tutto ha un prezzo? Beh quello che paga Renzo Bossi è zero: infatti tutte le spese sarebbero a carico di Francesco Polidori, titolare dell’istituto, che già sostiene le spese degli studi di tre “olgettine”.
Questo è quello che scrive Vanity Fair e la risposta di Bossi Jr. non si fa attendere: “faccio un semplice corso d’inglese e lo faccio nella sede della Lega” sul pagamento invece si giustifica così: “non è vero che non paghi ma, come tanti altri, saldo semestralmente in base alle ore fatte”.

nelle dichiarazioni dello studente d'inglese ci sono due cose che stupiscono per la loro stranezza : la prima è che, per regolamento, i pagamenti al CEPU sono sempre tassativamente in anticipo e la seconda che Renzo sappia il significato di “semestralmente”.  

martedì 9 agosto 2011

Falcone e Borsellino? meglio Sandra e Raimondo!

Un parco dedicato a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello è la scelta che ha fatto l’amministrazione comunale di Parma, il giardino pubblico di Via Mantova e Via Lazio si chiamerà quindi parco Sandra e Raimondo.

Non ci sarebbe nulla di male e potrebbe anche essere un'idea carina dedicare un parco ai due comici scomparsi da poco se non il fatto che la notizia è, per me, a dir poco agghiacciante; il motivo è subito spiegato: il parco ora si chiama Parco Falcone e Borsellino.

Ora non so che scala di valori abbia il sindaco di Parma Pietro Vignali (indagato su un presunto giro di tangenti) ma rabbrividisco soltanto all’idea che un uomo possa sostituire l’immagine, il nome e il ricordo di due dei più grandi eroi che l’Italia ha avuto con due attori, che io adoro, ma che sempre attori restano.
Falcone e Borsellino sono degli eroi che hanno avuto degli "eroi" come nemici… 
"Eroe" come è stato definito Vittorio Mangano.

Ora la cosa assurda è che purtroppo alinea del comune di Parma rispecchia parecchio qual è la visione italiana io credo che se si faccia un sondaggio tutti sanno chi sono Sandra e Raimondo ma sul fatto che tutti conoscano Falcone e Borsellino non ci metterei la mano sul fuoco.

Le polemiche politiche sono già esplose e l’assessore alla Toponomastica Fabio Fecci è limpida: “dedicheremo a Falcone e Borsellino vie più importanti”.
Piccolo commento: il fatto che esista un assessore alla toponomastica stipendiato è agghiacciante tanto quanto l’idea della modifica del nome, il fatto che si dedicheranno vie più importanti ai due Magistrati mi pare il minimo anche se si sa che l’Italia è il paese al mondo dove è più facile promettere.

Cosa Succede a Londra?!?!

Cosa sta succedendo a Londra? Da dove nasce un rivolta spontanea di questo tipo? Una rivolta che non ha un leader, che non ha un ideatore e che spinge dei giovani a riversarsi nelle strade a mettere a fuoco e fiamme una città.
La “scusa” o l'ultima goccia è stato l'omicidio di Mark Duggan ventinovenne pregiudicato ucciso dalla polizia in circostanze quantomeno poco chiare, in realtà si capisce benissimo che di fondo c’è qualcosa di più grosso.

Diversi giornali, italiani e non, hanno chiesto a cittadini londinesi le impressioni e opinioni su quello che sta succedendo ed è arrivata la condanna totale; mi chiedo a chi è stata chi chiesta l'opinione? Se la condanna è davvero completa perché nei video si vedono nelle strade centinaia di ragazzi?
Ovvio che se si chiede l’impressione al londinese con la bombetta e l’ombrello o semplicemente all’impiegato con il lavoro fisso la condanna arriverà sempre! se chiedessimo ad  un venticinquenne disoccupato senza soldi e senza prospettive dei sobborghi della città cose credete che vi risponda?

Sul numero di oggi di “Repubblica” c’è un intervista a Lee Jasper: un attivista per le minoranze che è stato definito il leader della protesta anche se resto convinto che la protesta sia del tutto spontanea; Jasper è stato solo il promotore della manifestazione (iniziata e terminata senza scontri) in memoria di Mark Duggan.
A Repubblica Jasper dice:
"La gente non decide da un giorno all'altro di appiccare le fiamme. È un lungo processo. Sono tutti gli abusi subiti, tutto il malcontento covato per anni a scoppiare. Ecco cosa succede quando una comunità viene abbandonata a se stessa, quando la politica non se ne fa carico”

“È una violenza che non viene riconosciuta. Ci si sofferma sul sintomo e non sulla patologia: il sintomo sono le violenze di sabato, ma la patologia è l'alienazione di un'intera comunità lasciata a se stessa".

Jasper dichiara anche di condannare le violenze ma condanna ancora di più la violenza economica che si riversa sui giovani e sulle persone con meno disponibilità.
C’è chi ha voluto farla passare ancora una volta come una sorta di rivolta razziale ma è un ipotesi completamente assurda e l’ennesimo tentativo di incolpare una singola categoria di persone; se ne volete una prova guardatevi le immagini parecchio chiare di Boston.com.

Parigi nel 2007 torna subito alla mente guardando le immagini degli scontri e sembra quasi palese che anche la spinta sia la stessa: la frustrazione, la mancanza di un lavoro, la mancanza di un’opportunità per il futuro, edho come il sospetto che questo movimento non si fermerà a Farncia ed Inghilterra.

 The Clash - London Calling

sabato 6 agosto 2011

Il pilota di Hiroshima

Vorrei cambiare tipo e stile di post per parlare di storia, o meglio, di microstoria (come dicono quelli bravi).
Tutti sanno cosa sia successo ad Hiroshima al termine della seconda guerra mondiale, molti si ricordano che la bomba è stata sganciata il 6 agosto 1945 (esattamente 66 anni fa), pochi sanno che l’aereo dal quale è stata sganciata la Little Boy (il nome data alla bomba) si chiamava Enola Gay che è anche il nome della madre del pilota del B-29 Paul Tibbets.

Detto questo voglio parlarvi però di un altro personaggio che faceva parte della squadra che sganciò l’ordigno nucleare su Hiroshima: l’ufficiale Claude Robert Eatherly uno dei piloti più decorati e promettenti di tutta l’aereonautica statunitense.

Il compito di Eatherly era quello di sorvolare la zona di Hiroshima per verificare se esistevano le condizioni meteo per lo sgancio della bomba, il pilota volò sopra diverse città circa un’ora prima dell’Enola Gay.
Il messaggio di Eatherly alla base fu chiaro: cielo su Kokura coperto, cielo su Nagasaki coperto cielo su Hiroshima sereno e visibilità per quasi 10 miglia. La scelta quindi fu scontata little boy doveva essere sganciata sulla città giapponese di Hiroshima.

La cosa che contraddistingue Eatherly dal resto della squadra è che era ignaro di tutto, pensava ad una missione di bombardamento normale, capi che non era così solo quando vide l’enorme nuvola gialla che avvolse la città dopo lo sgancio della bomba.
Quando seppe di cosa si trattava Eatherly si congedò cerco di rifiutare anche la pensione offerta dallo stato americano ma non gli fu possibile allora devolse tutta la pensione alle famiglie delle vittime di guerra.

La fine di Claude Robert Eatherly non fu delle più gloriose: inizio ad avere incubi e si dice che non era più lo stesso per un forte stato di depressione che lo spinse fino a tentare il suicidio per due volte e, per due volte, fu rinchiuso in un ospedale psichiatrico ma non cambiò la situazione.
Anzi la situazione peggioro con alcuni casi di piccola criminalità che spinsero la moglie ad allontanarlo dai figli.
L’ultimo gesto dell’ufficiale Eatherly fu quello di scrivere una lettera alla popolazione di Hiroshima dove esprimeva il suo dolore e il suo rimorso: i superstiti al disastro atomico “assolsero” il pilota americano definendolo un ulteriore vittima del bombardamento di Hiroshima.
Eathery morì nel 1978.  


Nomadi - "il Pilota di Hiroshima" canzone dedicata a Eatherly

mercoledì 3 agosto 2011

La scienza spiega tutto


Sono tornato domenica da una settimana di vacanza splendida, appena arrivo leggo un po’ di notizie quà e la e scopro una cosa incredibile che mi ha fatto pensare parecchio e decido di condividerla con voi.

La notizia è arrivata qualche giorno fa dall’Inghilterra: il cervello umano non potrà svilupparsi più di così! Lo spiega Simon Laughlin professore di neurologia dell’università di Cambridge dicendo: “la mente umana è giunta ad un altopiano cognitivo con sopra il nulla”.

La motivazione scientifica è che la mente per funzionare ha bisogno di energia: più la mente si sviluppa più  cresce il fabbisogno energetico il quale, se aumentasse ulteriormente, limiterebbe troppo le altre funzioni del corpo umano. 
Ora abbiamo una buona e una cattiva notizia: quella buona è che stiamo vivendo nel momento più alto della capacità intellettiva umana (sinceramente non so quanto sia un bene) quella cattiva è che da qui si può solo peggiorare e tornare indietro.

Giungo però ad una conclusione inaspettata leggendo questa notizia: l’Italia, gli italiani e gli abitanti del mondo intero devono chiedere scusa ad una persona che probabilmente sarà il futuro della politica nazionale.
Tutti i cittadini italiani, suo padre compreso, l’hanno tacciato di ignoranza e stupidità ma lui non è niente di tutto questo…. è semplicemente evoluto! 

 SCUSACI RENZO!