Ne parlano tutti, si incazzano tutti e sembra essere il più grande problema che affligga il mondo in questo periodo quindi dopo svariati tentativi di evitare l’argomento purtroppo ci sono cascato anche io.
Ovviamente parlo dello “sciopero” dei calciatori che ha fatto slittare l’inizio del campionato si calcio di serie A, mettiamo in chiaro che la questione è piuttosto complessa ma meno complessa di quello che sembra e, dopo qualche piccola ricerca, forse i cattivi sono diventati i buoni e viceversa.
I nodi principali sembrano essere due: il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori e questa fantomatica tassa di solidarietà; la cosa strana è che i calciatori dicono che hanno scioperato per il mancato mantenimento della parola data sul contratto collettivo mentre i presidenti accusano che sia per la tassa.
Partiamo dai calciatori: il contratto collettivo dei calciatori è scaduto nel 2010 e non è più stato siglato nonostante la promessa di presentarlo prima dell’inizio del campionato 2011; inoltre c’è da dire che l’ex presidente dell AIC Campana e i presidenti avevano già trovato un accordo verbale su tutto.
Sei mesi fa Damiano Tommasi subentra alla presidenza dell’AIC e la lega calcio e il presidente Beretta fanno una brusca marcia indietro sul contratto arenando le trattative pur avendo un accordo formale. I calciatori quindi oltre che a minacciare lo "sciopero" sono passati ai fatti.
Ora tocca ai presidenti: “non vogliono pagare la tassa di solidarietà e farla pagare alle società” questa è la frase che è circolata in questa settimane e quella che è passata come la motivazione dello “sciopero”. Se ci fermiamo un attimo capiamo che in questo ragionamento non funziona a pieno: il contributo di solidarietà è una tassa sul reddito è una sorta di super addizionale IRPEF quindi chi la paga è sempre il lavoratore dipendente.
L’unico modo per sviare questa cosa è far firmare un contratto al netto e non al lordo ma in Italia questo accade veramente poco e comunque in questo caso è un accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
Aggiungo che i due discorsi non sono per nulla legati il contributo di solidarietà non c’entra assolutamente nulla con il contratto collettivo quindi qui c’è qualcuno che ci sguazza! E, secondo me ad un presidente questa settimana in più non ha fatto poi così schifo tra preparazione e completamenti della rosa il tempo stringeva.
La cosa è confermata dal presidente del Cagliari Cellino (uno dei 2 presidenti che sta dalla parte dei calciatori): che dice che l’impegno profuso della lega per fermare questo “sciopero” non è stato il massimo. Tanto che alla votazione del 24 agosto i presidenti presenti erano ben pochi e le società sono state rappresentate da avvocati o altri che ben poco sapevano della situazione.
La cosa strana che è passato il fatto dei calciatori ricchi e piagnucoloni, questo lo sono sempre, ma in questo caso forse un po’ di ragione la hanno, chi c’è andato dimezzo ovviamente ancora una volta sono i tifosi che se la sono presa con l’AIC. soprattutto quelli che hanno magaripreso biglietti e prenotato le trasferte.
I giocatori hanno commesso enormi sbagli: prima di tutto chiamare questa cosa Sciopero dato che non lo è perché non perdono una lira dello stipendio e la “giornata lavorativa” è solo rinviata e non cancellata. La seconda cosa non giocare le partite di campionato e giovare però delle amichevoli (per di più con biglietto a pagamento come Inter - Chievo).
E forse fare un passo indietro sarebbe stato meglio perché così la figura di M… l’hanno fatta loro pur avendo buona parte della ragione.
Segnatevi questa data perché credo che non accadrà mai più che io dia ragione ad un calciatore e, a dire il vero, mi sento un po’ strano… vi lascio e vado a dare fuoco ai miei vestiti!
Ciao, complimenti per il blog.
RispondiEliminaProprio ieri pomeriggio pensavo a quanto la serie A sia così di basso livello nel suo insieme ( stadi, tifosi, strutture, giornali sportivi, ordine pubblico. ) guardando la Premier L. con la partita M.United-Arsenal.
Bene lo spettacolo offerto dai giocatori in campo ( niente fallacci da dietro che possono spaccarti ginocchia, tibia e pèrone ), sugli spalti, i tifosi dei Red Devils a far festa senza mai superare il limite, quelli dell' Arsenal che increduli accettavano la pesante situazione di svantaggio, senza devastare lo stadio o tirare razzi e fumogeni contro i propri beniamini o avversari, ho creduto di vedere una partita di calcio trasmessa da un altro pianeta.
Ne abbiamo ancora da fare di strada...e i nostri giocatori sono un pò viziati, ammettiamolo.
Se vuoi venire a trovarmi questo è il mio blog
http://ioscrivolasera.blogspot.com/
Io aggiungo il tuo link al mio
Ciao Max
Ciao Giò! Pienamente d'accordo con te: l'hanno chiamato "sciopero" invece che "protesta", e tutti abbiamo creduto che fosse la solita sbruffonata. Mi ha redarguito questo articolo di Bocca (Fabrizio) http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/08/24/news/commento_sciopero-20826459/
RispondiEliminaStavo proprio preparando un post a riguardo (ma sono molto molto molto pigro)... Direi che mi hai bruciato sul tempo!
A presto
Ste
@Max: grazie mille per il commento visiterò il tuo blog e lo inserirò di certo nel mio blogroll. io sono un amante dello sport (guardato :P)ammetto di non essere il primo amante del calcio. Ma lo seguo quanto basta per avere una mia opinione personale: credo che le relazioni e i confronti tra Inghilterra e Italia è inutile farli. E' da anni che ne parliano del metodo inglese ma qui secondo me è inattuabile come purtroppo credo che certi paesi siano inarrivabili e non parlo solo di sport!
RispondiElimina@Ste: non è questione di pigrizia e di bruciarti sul tempo è che tu hai un lavoro vero :P
RispondiEliminase vuoi risparmiare tempo prendi e metti il link del mio post sul tuo blog e scrivi "sono d'accordo con lui":D
dobbiamo assolutamente trovarci qualche volta
ciao
Ste... vado in leggero Off Topic (che blogger del cazzo che sono) mi sarebbe piaciuto un tuo parere, anche in forma privata e non da blogger, inmerito ai due post "Russi".
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