Torno a scrivere dopo una pausa piuttosto lunga ma non è
stato un gran periodo tra mole di lavoro e decisioni da prendere… Lo faccio parlando di una delle persone che uno po’ mi ha cresciuto e che ho sempre
seguito con attenzione tanto da renderla argomento della tesina della mia tesina di maturità: mi riferisco al Vate della musica italiana Francesco Guccini.
La notizia l’apprendo tramite un altro Francesco e tramite
il “Fatto Quotidiano” in cui si dice che da un sondaggio fatto tra i
giovani del PDL è risultato il loro secondo artista preferito sia proprio il buon Guccio. Non
tocca me giudicare i gusti musicali degli altri anche se potrei farlo ma credo
che se un giovane nel 2011 voti ancora il PDL abbia problemi ben più gravi che
i gusti musicali.
Vi chiedo se vi immaginate uno stuolo di ragazzi al seguito
di Alfano e Cicchitto che si presentano ad un concerto gridando a squarcia gola:
“Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia
proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria”?
La cosa risulta quantomeno improbabile ma sta di fatto che
il sondaggio dice così: Guccini secondo dietro a Battisti (tranquilli non parlo di Cesare) lo stesso Guccini che canta di Carlo Giuliani, di Silvia
Baraldini e di Eskimi dettati solo dalla povertà.
I testi di Guccini raccontano storie, i testi di Guccini
difficilmente sono criptici, difficilmente sono fraintendibili e quindi perché i
giovani della libertà amano il Guccio? Nulla vieta loro di farlo la musica è
bella perché è democratica: uno prende un CD lo mette nello stereo e ascolta
ciò che vuole ma in genere una persona si immedesima in quel che ascolta.
Che non si ascolti davvero forse? o che anche i seguaci
berlusconiani mi sono diventati radical chic? Non si sa sta di fatto che io lo
trovo assolutamente inspiegabile. Lo trova inspiegabile lo stesso Giuccini che
nelle sue dichiarazioni a Vanity Fair e al fatto quotidiano dice:
“probabilmente alcune mie canzoni piacciono sia a destra che a sinistra non posso e non è mio compito giudicare chi ascolta quello che canto e scrivo”
Guccini però non manca di rassicurarci tutti:
“Non sono colpevole di questo, è una cosa involontaria... sono innocente”
Francesco Guccini - "Addio" -
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