martedì 13 settembre 2011

Eskimo e Doppio Petto


Torno a scrivere dopo una pausa piuttosto lunga ma non è stato un gran periodo tra mole di lavoro e decisioni da prendere… Lo faccio parlando di una delle persone che uno po’ mi ha cresciuto e che ho sempre seguito con attenzione tanto da renderla argomento della tesina della mia tesina di maturità: mi riferisco al Vate della musica italiana Francesco Guccini.

La notizia l’apprendo tramite un altro Francesco e tramite il “Fatto Quotidiano” in cui si dice che da un sondaggio fatto tra i giovani del PDL è risultato il loro secondo artista preferito sia proprio il buon Guccio. Non tocca me giudicare i gusti musicali degli altri anche se potrei farlo ma credo che se un giovane nel 2011 voti ancora il PDL abbia problemi ben più gravi che i gusti musicali.

Vi chiedo se vi immaginate uno stuolo di ragazzi al seguito di Alfano e Cicchitto che si presentano ad un concerto gridando a squarcia gola: “Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria”?
La cosa risulta quantomeno improbabile ma sta di fatto che il sondaggio dice così: Guccini secondo dietro a Battisti (tranquilli non parlo di Cesare) lo stesso Guccini che canta di Carlo Giuliani, di Silvia Baraldini e di Eskimi dettati solo dalla povertà.

I testi di Guccini raccontano storie, i testi di Guccini difficilmente sono criptici, difficilmente sono fraintendibili e quindi perché i giovani della libertà amano il Guccio? Nulla vieta loro di farlo la musica è bella perché è democratica: uno prende un CD lo mette nello stereo e ascolta ciò che vuole ma in genere una persona si immedesima in quel che ascolta.

Che non si ascolti davvero forse? o che anche i seguaci berlusconiani mi sono diventati radical chic? Non si sa sta di fatto che io lo trovo assolutamente inspiegabile. Lo trova inspiegabile lo stesso Giuccini che nelle sue dichiarazioni a Vanity Fair e al fatto quotidiano dice:
 “probabilmente alcune mie canzoni piacciono sia a destra che a sinistra non posso e non è mio compito giudicare chi ascolta quello che canto e scrivo” 
Guccini però non manca di rassicurarci tutti:
“Non sono colpevole di questo, è una cosa involontaria... sono innocente”

Francesco Guccini - "Addio" -

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