Il fatto accaduto qualche giorno fa è l’ennesima dimostrazione di professionalità, altezza di valori, serietà e equità che contraddistinguono da sempre il superdirettore del TG1 Augusto Minzolini.
Andiamo con ordine: il 9 e il 10 luglio scorsi a Siena si sono riunite le donne di “Se non ora quando”: un gruppo di italiane provenienti da ogni angolo del paese radunatesi per discutere di diritti, lavoro, politica e altri temi di importanza sociale.
All'evento hanno partecipato 2000 donne appartenenti ad ogni schiera politica e sociale ma forse un movimento simile non ha abbastanza fascino per interessare alla popolazione, o almeno non lo ha per il principale telegiornale della tv di stato che non ne ha dato alcuna notizia.
Ma il problema oltre al dare o non dare una notizia ma sta nelle scelte editoriali infatti il TG1 domenica 10 luglio ha trasmesso un servizio "al femminile" ma riguardava una corsa di donne su tacchi a spillo svoltasi a Mosca. le reazioni non tardano a venire infatti tredici giornaliste del TG1 hanno scritto una lettera di protesta al direttore generale della Rai Lorenza Lei.
Minzolini non è nuovo a queste cose ma povero non è mica colpa sua se ha l’attitudine a creare dei macelli; qualche tempo fa infatti il Super Direttore è riuscito nell'arduo compito di creare una campagna di protesta chiamata “prescrizione non è assoluzione”.
Ovviamente Minzolini non si è fatto promotore dell’iniziativa popolare ma un po’ di merito va dato anche a lui in quanto, questo movimento, ha raccolto oltre 200mila firme in 5 giorni per chiedere al direttore la rettifica su una piccola imprecisione tecnica (la gente è pignola quando vuole) in merito a delle sentenze riguardanti il Presidente del Consiglio.
Ovviamente Minzolini non si è fatto promotore dell’iniziativa popolare ma un po’ di merito va dato anche a lui in quanto, questo movimento, ha raccolto oltre 200mila firme in 5 giorni per chiedere al direttore la rettifica su una piccola imprecisione tecnica (la gente è pignola quando vuole) in merito a delle sentenze riguardanti il Presidente del Consiglio.
Per dovere di cronaca la richiesta è stata fatta esattamente 506 giorni fa ed è stata ignorata da ben 3 direttori generali. Beh ma si sa che domandare è lecito, rispondere…
IL SERVIZIO MANDATO DAL TG1
di seguito vi scrivo il testo della lettera aperta delle giornaliste RAI:
Egregio direttore,
ci rivolgiamo a lei che abbiamo salutato con entusiasmo al suo insediamento, in quanto primo Direttore Generale donna. Siamo alcune giornaliste del TG1, professioniste che–con vari ruoli e storie diverse tra loro – da anni lavorano per informare i cittadini – tutti – nello spirito del servizio pubblico, nel rispetto del pluralismo e della completezza dell’informazione . Siamo anche cittadine e utenti e dobbiamo esprimere il nostro disagio nell’avere assistito al silenzio della prima testata di fronte al movimento delle donne radunate a Siena – oltre 2000 -, un evento trasversale , con 200 comitati , registe, attrici, scrittrici, operaie, rappresentanti sindacali , deputate di vario colore politico, che tutte insieme hanno rivendicato il proprio diritto a costruire un paese più equo, anche per donne. Dignità del lavoro, maternità, progressioni di carriera, precariato, immagine pubblica: questi i temi che abbiamo visto rappresentati nelle maggiori testate, tranne la principale, il TG1. Nella due giorni del movimento di Siena , non abbiamo visto andare in onda neanche un servizio che informasse sull’evento, in compenso però nell’edizione di domenica 10 luglio delle 13,30, abbiamo assistito alla corsa delle donne sui tacchi a spillo. La scelta del silenzio della prima testata penalizza il diritto di tutte le donne che pagano il canone a essere informate sugli eventi che le coinvolgono e ci conferma nel convincimento che urge un rinnovamento di mentalità per un’informazione più vicina alla gente, ai problemi delle donne, dei giovani e dei soggetti più deboli e penalizzati, auspicando che avvenga presto,
Cordialmente
MARIA LUISA BUSI, ALESSANDRA MANCUSO, TIZIANA FERRARIO, MARIA GRAZIE MAZZOLA, ELISA ANZALDO, SIMONA SALA, GIOVANNA ROSSIELLO, DONATELLA SCARNATI, CINZIA FIORATO, EMANUELA TALANI, LUCIA DURACCIO, KARINA LATERZA, FELICITA PISTILLI
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