Copertina Der Spiegel del 18 luglio 2011 |
eccoci tornati alla ribalta sulla stampa internazionale: il giornale tedesco Der Spiegel dopo 34 anni torna a dedicare la copertina alla nostra amata Italia, e ancora una volta come nel lontano 1977 non lo fa con grossi apprezzamenti.
Nel 1977 nell’Italia dilaniata dal terrorismo e dalle lotte di piazza Der Spiegel pubblicò una copertina che fece storia: un piatto di spaghetti sul quale era poggiata una P38, ora le cose sono cambiate dal 1977 e forse l’idea dei tedeschi verso di noi è, se possibile, peggiorata.
La copertina del numero uscito oggi in tutte le edicole della Germania rappresenta una visione poco gratificante dell’Italia tutto rapportato alla crisi economica che il nostro paese sta attraversando: l’Italia diventa una gondola guidata dal gondoliere Berlusconi lontana dall’Europa mentre lo stesso gondoliere è ammaliato da due conturbanti sirene “stranamente” somiglianti a Ruby e alla Daddario.
In copertina campeggia il titolone “Ciao Bella - il declino del paese più bello del mondo” ed è facile capire di cosa si parla nello speciale di dieci pagine che Der Spiegel dedica al nostro paese ripercorrendo i 17 del Berlusconismo.
Io personalmente ho letto la versione in inglese sul sito “international” del giornale tedesco senza approfondire moltissimo complice il mio inglese parecchio difettoso e mi sono aiutato con alcune parti tradotte in altri articoli italiani.
Nel succo Der Spiegel fa le pulci all’Italia berlusconiana analizzando dati economici e situazioni sociali, politiche e giudiziarie e molto altro compresa la completa mancanza di cultura politica del nostro paese. Ovviamente non si tralascia nulla nè processo nè festini di Arcore del nostro primo ministro e neppure gli alleati politici ponendo dei grossi dubbi sulla “qualità politico morale” della Lega Nord.
Di questa cosa se ne parlerà parecchio presumo (già da stasera) la cosa che mi dispiace è che in Italia queste cose tutti le sanno c’è chi le critica e chi riesce persino a difendere l’operato dell’uomo alto 171cm (non mi fermo a giudicare gli orientamenti politici). Però si fa un sacco di rumore se queste cose vengono dette all’estero come se le alpi creassero un muro mediatico in modo che nessuno al di fuori dei nostri confini sappia quel che succede qui.
Ora vi cito qualche passo dell'articolo di Der Spiegel...
"dell'Italia degli anni settanta e ottanta, verso la quale l'Europa guardava con speranza, simpatia e a volte invidia, ormai non resta quasi più nulla. In televisione le donne sono ridotte allo sculettamento, molti degli orgogliosi comuni del Nord sono ora roccaforti xenofobe del partito di destra della Lega Nord"
"esistono pochi paesi nei quali il capo del Governo ha un tale disprezzo per gli organi costituzionali, dalla corte suprema fino al Presidente della Repubblica, e nei quali questo disprezzo viene fatto passare attraverso le televisioni di sua proprietà".
"In quasi nessun altro paese sviluppato la politica è stata così depoliticizzata, mentre tutto il resto, dai media all'economia, all'educazione fino alla cultura è stato politicizzato. Tutto viene misurato secondo un metro partitico, mentre la politica nazionale si è ridotta al livello di una soap opera."
questi sono solo alcuni dei pezzi che si possono trovare nell'articolo ma si arriva anche a dire che quella di Silvio Berlusconi non è politica ma democrazia dell'intrattenimento e che chiunque succeda a Berlusconi troverà un paese allo stremo e che ci vorrani parecchi anniper risollevargi da questa situazione.
Voglio chiudere con una nota più amara ancora: Der Spiegel dice una cosa parecchio simile ad un concetto espresso tempo fa da Umberto Eco cioè quello che il berlusconismo sia un dolce veleno, prima è quasi piacevole poi diventa un peso; Eco parlava anche di dittarura graduale che arriva pian piano senza che ci si accorga di nulla ma il giornale tedesco non si spinge in qui.